Le Associazioni di volontariato e degli utenti
Il compito prevalente delle associazioni che hanno sviluppato, nel corso
degli anni, rapporti di collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale,
è di difendere e promuovere i diritti delle persone che soffrono
di disturbi mentali e delle loro famiglie. Il loro ruolo consiste nel
reperire e meglio qualificare le risorse utili al lavoro terapeutico e
riabilitativo, esercitando un confronto più consapevole e mirato
nei riguardi delle pubbliche amministrazioni. Possono inoltre collaborare
con i servizi nella gestione di particolari strutture, attività
e programmi terapeutico – riabilitativi (residenze, alloggi, attività
del tempo libero, linea telefonica per l’informazione); promuovono la
conoscenza reciproca; organizzano attività di autoaiuto e cicli
di incontri formativi. Molto efficace è il loro intervento nel
promuovere l’immagine delle persone con disturbi mentali, nella lotta
allo stigma, alla discriminazione e all’emarginazione.
Club Zyp
Via
delle Beccherie 14/b
Tel. 040 372 04 42
Fax 040 347 36 76
e-mail: [email protected]
Segreteria: LUN dalle 14 alle 17, MAR-MER-GIO-VEN dalle 9 alle 12
Sono attivi presso il Club Zyp un Internet Point e un bar.
È un’associazione di autoaiuto e volontariato nata nel 1993, che
opera nel campo della salute mentale e del disagio giovanile prefiggendosi
come obiettivo principale la creazione di reti nel territorio, per la
formazione permanente, per la valorizzazione del reciproco sostegno, come
modalità di avvio di percorsi di empowerment. Al fine di favorire
l’aggregazione e la socializzazione vengono proposti luoghi, occasioni,
attività di incontro e di scambio intorno ad interessi comuni.
Vi è uno spazio pomeridiano aperto a tutti, animato da numerose
iniziative: cicli di incontri, eventi culturali, attività espressive
ed artistiche (laboratorio di pittura, musica, animazione teatrale, scrittura,
video, massaggi shiatsu, poesia). Oltre ad organizzare iniziative per
il tempo libero (feste, uscite, escursioni, cene sociali), l’associazione
collabora alla realizzazione di varie manifestazioni cittadine.
Uno spazio specifico è dedicato all’autoaiuto, basato sullo scambio
di esperienze, sul sostegno reciproco e sullo sviluppo di una cultura
della solidarietà. Su questo tema annualmente vengono programmati
corsi di formazione e giornate seminariali, che hanno contribuito alla
ri-costruzione di relazioni, alla produzione di contesti di scambio e
al confronto sul tema del disagio. Il Club Zyp è anche impegnato
a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulle problematiche
di cui si occupa, attivando percorsi tesi alla partecipazione e al protagonismo;
e realizzando eventi volti a promuovere la lotta allo stigma e all’esclusione
sociale. A tale scopo utilizza strumenti di informazione e di analisi
critica, promuovendo e sviluppando reti per rendere visibili e incisive
le proprie azioni.
Strumento essenziale di coordinamento e cuore pulsante del Club Zyp è
il Consiglio Direttivo, formato da nove consiglieri e da diversi collaboratori,
che si riunisce per discutere le iniziative da proporre e che conserva
– anche grazie a un’intensa attività di segreteria – i contatti
con i soci ed i simpatizzanti. Il Consiglio Direttivo viene eletto ed
attua i progetti deliberati in sede assembleare; ai soci è richiesta
una tessera di iscrizione annuale. L’Associazione è accreditata
e sostenuta dal Dipartimento di Salute Mentale.
Associazione Polisportiva "Fuoric’entro"
Via
delle Beccherie 14/b
Tel. 040 365 687
Fax 040 347 36 76
e-mail: [email protected]
web: fuori-centro.org
Dall’aggregazione di diverse esperienze e pratiche sportive, sia del
Dipartimento di Salute Mentale che di altre agenzie, nel 1998 nasce la
Polisportiva, con la finalità di attuare modalità di recupero,
di inserimento, di prevenzione nel campo della salute mentale, attraverso
la pratica sportiva. La Polisportiva muove dalla constatazione che non
è facile praticare gli sport negli spazi del territorio: anche
a livello dilettantistico, l’agonismo estremo allontana le persone con
problemi di disagio e disturbo psichico dalla possibilità di giocare
e partecipare attivamente alla vita delle società sportive. Perciò
l’associazione intende offrire spazi ed opportunità a queste persone,
rendendole protagoniste di tutti i momenti sportivi che, vissuti con sano
agonismo, diventano momenti ludici e di incontro con l’altro. Il movimento
fisico, la socializzazione favorita dagli sport di squadra, il confronto
tra diverse esperienze di disagio non solo consentono il recupero in tempi
brevi di capacità ed abilità, ma possono diventare trampolino
di lancio per le persone con disagio e/o disturbo psichico verso il mondo
del lavoro e, per le più giovani di esse, verso la ripresa degli
studi.
Le attività dell’associazione riflettono i desideri di quanti la
costituiscono: oltre al calcio, si praticano stabilmente la pallavolo
e il basket, mentre occasionalmente si praticano il trekking e il nuoto.
Gli allenamenti si tengono con frequenza settimanale e spesso si svolgono
partite con squadre della città, in modo da sentire e far sentire
che si è parte integrante della vita del territorio. Nell’arco
dell’anno l’associazione partecipa e/o organizza meeting, a cui prendono
parte squadre di diverse città e regioni italiane che condividono
le stesse pratiche di integrazione e recupero delle persone con disagio
mentale. L’esperienza coinvolge una sessantina di persone che, con propri
tempi e proprie modalità, trovano nello sport e attraverso di esso
strumenti che stimolano e migliorano la loro qualità di vita. Un
altro evento particolarmente sentito e da tutti condiviso è l’organizzazione
annuale a Trieste del torneo di calcio "Marco Cavallo".
Associazione culturale "Luna e l’altra"
Androna
degli Orti 4/b (presso il Consultorio – Distretto 2)
Tel. 040 632 284
Fax 040 368 840
e-mail: [email protected]
"Luna e l’altra" è un’associazione culturale di volontariato
di donne, nata nel 1990 a Trieste allo scopo di:
– valorizzare l’identità delle culture femminili;
– favorire le diverse forme di espressione delle donne;
– stimolare percorsi in risposta ai bisogni delle donne più deboli,
sostenendole nella vita quotidiana e nel confronto con la realtà
sociale del territorio.
L’Associazione ha sviluppato in questi anni iniziative culturali e di
formazione, sia per contrastare processi di esclusione ed emarginazione,
sia per favorire pratiche di accoglienza e di aggregazione per donne in
difficoltà. Gli ostacoli si manifestano il più delle volte
come mancanza di risorse e spazio per la propria identità, in situazioni
nelle quali è negata la realizzazione di sé e l’appropriazione
del proprio corpo. Diventa allora fondamentale per le donne, nel momento
della sofferenza più acuta, l’acquisizione della propria unicità
ed interezza, l’identificazione con il proprio corpo, la possibilità
di esprimere e vivere la propria sofferenza valorizzando le potenzialità
di reazione e di ripresa.
"Luna e l’altra" organizza incontri, seminari, corsi di formazione,
laboratori teorico/pratici, attività di aggregazione e di scambio,
manifestazioni e pratiche di terapie corporee e naturali. È convenzionata
con l’Azienda sanitaria e collabora in alcuni progetti del Dipartimento
di Salute Mentale. Alle attività si accede attraverso una tessera
annuale.
"Cagipota – Kazipot"
Segreteria
Dipartimento di Salute Mentale
Via Weiss 5
Tel. 040 399 73 60 – 040 399 73 50
Fax 040 399 73 63
e-mail: [email protected]
Nell’ambito del Progetto Donna si è sviluppato un gruppo di incontro
denominato "Cagipota – Kazipot", con sede in un appartamento
in centro città, le cui finalità sono di promuovere l’aggregazione,
la reciproca accoglienza, il sostegno tra donne e progetti culturali,
quali il laboratorio di artigianato teatrale "Corpovoce", gruppi
di scrittura collettiva, corsi di disegno-pittura e fotografia. Vengono
proposti incontri settimanali preceduti da un pranzo su varie tematiche;
si organizzano uscite di gruppo, visite a mostre e a musei, vacanze.
E’ stata attivata una convenzione tra il gruppo "Cagipota –
Kazipot" che fa parte dell’Associazione Culturale di volontariato
tra donne "Luna e l’Altra" e l’ASS per l’
accoglienza di donne con esperienza di disagio. Inoltre, il gruppo attiva
una rete di sostegno tra donne anche valorizzando le naturali risorse
di aggregazione del territorio per la riappropriazione dei diritti di
cittadinanza. Si sono così affiancate in questo spazio donne che
hanno nella loro storia incontrato la sofferenza psichica, donne attive
in un impegno di trasformazione del sociale, operatrici motivate ad ampliare
con uno sguardo "di genere" le modalità per avvicinarsi
alla sofferenza.
Per motivi di riservatezza non si pubblicizza l’indirizzo del gruppo
"Cagipota – Kazipot" ma un recapito tramite il quale è
possibile mettersi in contatto.
Associazione Familiari Sofferenti Psichici (A.FA.SO.P.)
Via
della Madonnina 15 (sede operativa)
Tel. 040 372 00 74
Via Commerciale 29 (sede legale)
Tel. 040 420 601
Fax 040 634 654
e-mail: [email protected]
L’associazione ha come scopo la tutela dei diritti dei sofferenti psichici
e l’assistenza tecnico – legislativa ai familiari nel dialogo con le istituzioni.
In particolare:
– promuove iniziative scientifiche e culturali incentrate sui problemi
della malattia mentale e sulle strategie assistenziali ad essa rivolte;
– esercita forme di controllo sull’applicazione delle leggi a favore delle
persone con disturbo mentale attraverso la supervisione dei programmi
e degli stili di lavoro, in collaborazione con il Dipartimento di Salute
Mentale;
– promuove la formazione e la gestione di gruppi di autoaiuto dei familiari
attraverso gruppi di studio e incontri di carattere scientifico, in collaborazione
con il Dipartimento di Salute Mentale;
– collabora con continuità con le associazioni che praticano e
diffondono le culture della solidarietà e di lotta allo stigma,
all’esclusione e all’emarginazione.
L’Associazione è molto attiva nel lavoro di pressione sulle istituzioni,
al fine di garantire percorsi di formazione e inserimento lavorativo.
Si occupa della formazione permanente dei volontari/volontarie, oltre
che della preparazione e gestione di corsi di aggiornamento per familiari.
A partire dal lavoro associativo si è costituito il gruppo di autoaiuto
"Noi insieme", che promuove il sostegno fra pari, organizza
forme di scambio e conoscenza reciproca, oltre che attività ricreative
per i genitori. Dal maggio dell’anno in corso dispone di una nuova
sede nel centro della città, in Via della Madonnina.
Associazione di volontariato "Franco
Basaglia"
Via
De Pastrovich 1
Tel. 040 399 73 40
Fax 040 399 73 82
e-mail: [email protected]
È nata nel 1991 per promuovere e incrementare un volontariato
che si proponga di offrire servizi, ambiti e iniziative di aiuto e sostegno,
specifiche abilità e capacità professionali, progetti e
azioni di solidarietà sociale a favore di persone provenienti dall’area
dello svantaggio e dell’emarginazione (portatori di handicap, persone
in età, persone portatrici di sofferenza psichica, immigrati, ecc.).
Nella lotta allo stigma e alle forme di esclusione, l’Associazione si
propone di valorizzare le diversità dei soggetti e delle culture,
le forme di aggregazione dei giovani sulla base di bisogni specifici e
di specifiche forme di espressione. Organizza laboratori artistici, progetti
e interventi a sostegno della salute per i gruppi a rischio, attività
di accompagnamento e di abilitazione alla vita quotidiana, attività
culturali e di formazione rivolte ai volontari/volontarie.
Comunità di San Martino al Campo
Via
Gregorutti 2
Tel. 040 774 186 – 040 773 181
Fax 040 775 497
e-mail: [email protected]
sito: smartinocampo.it
La Comunità di San Martino al Campo è una Onlus, attiva
a Trieste dal 1970. Promuove l’incontro e l’accoglienza di giovani con
storie di disagio diverse: alcolismo, malattia mentale, tossicodipendenza.
I progetti sono personalizzati, mirati a superare la condizione di sofferenza
in un clima familiare di ascolto e condivisione. Il primo contatto con
la Comunità avviene attraverso la sede di Via Gregorutti, che aiuta
coloro che vi si rivolgono a individuare il servizio più adatto.
Attualmente sono attive le seguenti strutture:
– Casa di Accoglienza San Giusto: ospita in forma residenziale o diurna
giovani tra i 18 e i 25 anni con problemi di lieve handicap, di disadattamento
sociale o entrati nel circuito della giustizia penale in collaborazione
con i diversi servizi del territorio;
– Casa di Accoglienza Villa Stella Mattutina: in convenzione con il Comune
di Trieste e su segnalazione dei servizi sociali territoriali, accoglie
persone con problemi di tipo abitativo e di socializzazione;
– Casa di Accoglienza La Madre: in accordo con la Caritas e in convenzione
con il Comune di Trieste, fornisce accoglienza per emergenze abitative
per una durata massima di sei mesi;
– Casa di Accoglienza di Via Brandesia: accoglie giovani con disagio psichico
ed usufruisce della collaborazione del Dipartimento di Salute Mentale.
– Appartamenti di passaggio (Via dell’Istria e Viale D’Annunzio):
vengono utilizzati per l’accoglienza temporanea o di emergenza anche
per persone che vengono dimesse dalle Case di Accoglienza;
– Centro San Martino (Via Udine 19): offre 23 posti letto per 365 giorni
all’anno.
– Dall’esperienza della Comunità di San Martino al Campo sono anche
nate due cooperative sociali e un Centro Studi:
– Cooperativa Germano: coop. sociale di tipo B, costituita nel 1983 per
dare risposta ai problemi di inserimento lavorativo di giovani in condizione
marginale;
– Strade nuove: coop. sociale di tipo A, costituita nel 1994 allo scopo
di formare e gestire operatori/operatrici sociali qualificati da inserire
nelle case di accoglienza e in altre realtà sociali, anche al di
fuori della Comunità;
– Centro Studi Paolo Fonda, nato per approfondire i temi del disagio e
promuovere a livello cittadino iniziative di sensibilizzazione. Il Centro
opera soprattutto nel settore dello studio, della raccolta bibliografica
e della diffusione di materiale utile per chiunque ne abbia interesse.
Sviluppa attività e programmi con enti pubblici ed istituzioni,
tra cui il Dipartimento di Salute Mentale e il Dipartimento delle Dipendenze.
Associazione Buon Pastore
Via
Cavana 15
Giorni feriali: 9 – 12
Tel. 040 318 54 81
e-mail: [email protected]
L’associazione "Buon pastore" è collegata alla
Caritas diocesana. Partendo dal presupposto fondamentale che la persona
non si identifica con i suoi problemi, la Caritas ha come obiettivo ultimo
la valorizzazione della dignità della persona. Attraverso l’associazione
"Buon Pastore", da circa dieci anni la Caritas di Trieste organizza,
insieme al Dipartimento di Salute Mentale, percorsi formativi per volontari/volontarie,
e interventi in specifiche situazioni residenziali e ricreative
La Caritas, struttura pastorale della chiesa di Trieste, individua le
situazioni che necessitano di aiuto e sostegno a livello diocesano, cerca
di offrire proposte adeguate e di sensibilizzare la comunità, ecclesiale
e civile, alle opere di carità individuali e comunitarie. In particolare
si preoccupa di coordinare le attività di enti, associazioni, movimenti
e gruppi ecclesiali che operano per la promozione e la testimonianza della
carità. Tale testimonianza avviene attraverso il metodo della "pedagogia
dei fatti", per la quale si promuove la realizzazione di "opere
segno".
Il Centro d’ascolto diocesano si propone come lo strumento attraverso
il quale dare voce a chi vive la sofferenza, la rabbia, l’angoscia di
sentirsi ai margini della nostra ricca società. Attraverso l’apporto
di operatori/operatrici e volontari/volontarie, questo servizio offre
possibilità di accoglienza, ascolto e accompagnamento, privilegiando
i rapporti con i servizi che operano nel territorio e con le parrocchie
al fine di accrescere l’efficacia delle risposte.
Associazione "Goffredo de Banfield"
Via
delle Zudecche 1
Tel. 040 362 766 – 040 761 443
Fax 040 774 938
e-mail: [email protected]
http://debanfield.it
affiliata ad "Alzheimer Italia"
Offre servizi di consulenza e segretariato per problemi sociosanitari
della popolazione anziana. In particolare:
– attiva l’assistenza domiciliare integrata (prestazioni infermieristiche,
riabilitative, sociali) per persone in età non autosufficienti,
malati oncologici e di Alzheimer, residenti nei rioni di Barriera Vecchia
e Barriera Nuova;
– organizza il prestito di ausili;
– offre un servizio di consulenza per i familiari dei malati di Alzheimer,
promuovendo anche gruppi di autoaiuto;
– dispone di un centro documentazione e organizza giornate di studio,
seminari, convegni finalizzati all’informazione di volontari/volontarie,
operatori/operatrici sociosanitari, cittadini;
– promuove attività culturali e sportive con finalità di
sensibilizzazione ai problemi della vecchiaia.
Associazione di Cittadini e Familiari
per la Prevenzione e la Lotta alla Tossicodipendenza
P.le
Canestrini 9 (presso il Dipartimento delle Dipendenze)
Tel. 040 551 22 – 040 399 73 24
L’associazione è nata allo scopo di promuovere, sostenere e divulgare
tutte le culture contro la tossicodipendenza, e per opporsi all’emarginazione
della famiglia e della persona con problemi di abuso di sostanze. In particolare:
– sostiene e promuove iniziative mirate alla riduzione del danno e alla
prevenzione
– fornisce assistenza e supporto anche economico alle famiglie di persone
con problemi di abuso di sostanze, oltre che sostegno e consulenza per
affari legali agli associati;
– attiva gruppi di autoaiuto;
– promuove e organizza corsi di aggiornamento e giornate di studio per
i soci e i cittadini.
E’ attivo, presso la sede di Muggia del Distretto 3, un punto d’ascolto
aperto a tutti coloro che vogliono informazioni in merito ai problemi
correlati alla tossicodipendenza. Presso il Centro della Salute, ha sede
la redazione del giornale bimestrale "Volere Volare".
Tribunale per i Diritti del Malato
Via
Battisti 20
Tel. 040 362 427
orario: martedì e venerdì dalle 17.00 alle 19.30
Offre informazioni, consigli e assistenza legale a tutti i cittadini
che, avendo subito delle negligenze in ambito sanitario e/o ospedaliero,
intendono agire in difesa dei propri diritti. Svolge attività di
vigilanza e controllo sul funzionamento delle strutture sanitarie a beneficio
della salute pubblica, in collaborazione con l’Azienda sanitaria, cittadini,
organi giudiziari, sindacati. Promuove servizi di informazione attraverso
conferenze, incontri, dibattiti gestiti dal Comitato Sanità Triestina,
di cui il TDM è parte integrante, a favore dei cittadini e dei
loro diritti in caso di malattia e/o degenza ospedaliera.
|